La Croce di San Giorgio. Dalle Crociate a Gareth Southgate. Nel nome della Regina.

Giandomenico Sica 5 luglio 2018 0 686 Visite Totali
La Croce di San Giorgio. Dalle Crociate a Gareth Southgate. Nel nome della Regina.

Londra – Era l’anno dell’ Europeo. Quello del 1996. Quello in cui gli inglesi per le vie di tutta l’ Inghilterra da  Londra a Newcastle cantavano << Football Comes Home”. Quella nazionale fece sognare per un’ estate intera. Shearer, Platt, Pearce e Gascoigne e compagni ai rigori batterono la Spagna di Hierro e Nadal e regalarono ai sudditi di Sua Maestà la Semifinale contro la Germania. Il 26 Giugno a Wembley davanti a 76 mila spettatori nel Tempio del calcio e in televisione per tutta l’isola l’ultimo rigore sbagliato da Gareth Southgate infranse i sogni di una vittoria che mancava da trent’ anni. La Germania dei panzer di Strunz, di Möller, di Ziege raggiunse la finale che poi vinse contro la Repubblica Ceca con la doppietta di Oliver Bierhoff. Quella era una grande Inghilterra e quell’errore del terzino di Watford spezzò la gioia dei Tre Leoni. Per ventidue anni quell’errore è rimasto ogni giorno impresso nella mente del lord Gareth fino alla fredda sera di un 3 Luglio come un altro in una notte moscovita. Eric Dier che gioca nella nazionale inglese e batte anche bandiera portoghese calcia in porta e segnando abbatte una maledizione eterna per i Leoni inglesi. La nazionale con al timone Southgate batte la Colombia all’ultimo tiro dal dischetto e si regala la Svezia nei Quarti. Una potenziale Semifinale alle porte. La notte di Mosca ha incoronato questo gruppo di calciatori guidati da un allenatore lì quasi per caso. Ovviamente nei pub dalla Cornovaglia fino alle lande al confine con la Scozia sono tutti pazzi per “Hurri” Kane e compagni. La birra sgorga a fiumi con oltre un miliardo di sterline in prospettiva da fatturare. Brexit o no l’Inghilterra è sempre l’Inghilterra. E poco importa se in queste ore il Sindaco di Genova, Marco Bucci, abbia scritto alla Regina per batter cassa sulla querelle della bandiera di San Giorgio.  Cosa diranno a Buckingham Palace non è dato sapere perché se anche Riccardo Cuor di Leone per avere lo stemma sulle navi corrispondeva una tassa al Doge forse anche sua Maestà ora dovrebbe. Sono 247 anni di arretrati. E chissà se dalle bianche scogliere di Dover in poi condonino come da noi. Rinunciare alla bandiera di San Giorgio per il popolo inglese non è ammissibile. Il santo i soldati inglesi durante le Crociate lo videro in apparizione e non se ne separeranno mai. Questa nazionale che in suolo russo è seguita da pochissimi supporters per via di spie intrighi internazionali se andrà avanti avrà bisogno della Signora May che non potrà esimersi di seguire i Tre Leoni nelle steppe russe. L’organizzazione rassicura che nessuno le farà nulla. E più che in Russia sembra di essere in un campo infuocato calabrese. Il merito dell’allenatore in gilet Marks & Spencer è proprio questo : aver isolato la squadra da tutto. Nemmeno le wags a disturbare. La storia si ripete sempre. Cambiano i protagonisti. Cambiano gli scenari. Ma se un giorno sbagli un rigore ed hai la forza di rialzarti un giorno lo segnerai. Gareth le notti magiche le ha già conquistate.