Tradimento Rossonero.

Gaetano Tolomeo 15 giugno 2017 0 1.677 Visite Totali
Tradimento Rossonero.

Non se lo aspettava nessuno che quel ragazzone chiamato affettuosamente da tutti “Gigio”, coccolato e osannato dal “Popolo Rossonero” che aveva fatto credere a tutti di essere l’erede di Baresi e Maldini, nati, cresciuti e diventati eterni con la maglia “RossoNera”. Devo essere sincero, non mi sono mai strappato i capelli quando il Milan ha perso un Campione, nemmeno questa volta lo faro’, il Milan ha 119 di storia, non si è fermato quando sono andati via o hanno smesso, Nordhal, Schiaffino, Prati, Rivera, Gullit, Van Basten, Baresi, Maldini, Kaka’ecc., pensate se puo’ fermarsi ora che il giovanotto Donnarumma, per un capriccio, suo o del suo “Agente” Mino Raiola. Bene ha fatto Marco Fassone a tenere duro e a essere determinato, chi vuole il Milan deve saperselo “conquistare, meritare e tenere”, chi bacia lo “Stemma del Milan” e se ne dichiara Tifoso da Sempre non ne’ fa’ una questione di soldi, crede e soffre con i colori che ama, chi non lo fa’ non è degno di indossare la “Gloriosa Maglia Rossonera” e non è degno di essere “Inneggiato dai Mitici Tifosi RossoNeri”. Voglio ricordare a Donnarumma che i vari Baresi, Maldini, Tassotti, Filippo Galli, sono restati al Milan in serie B due volte, vi assicuro che Franco Baresi sopratutto, non segui’ l’esempio di Fulvio Collovati e rifiuto’ fior di “soldoni” pur di non tradire il “suo Milan”, se poi è diventato la “Bandiera del Milan”, meritando il ritiro della sua maglia “Numero 6”. Dispiace, ma caro “Popolo RossoNero”, bisogna andare avanti, stare vicino alla Società, al Dott. Fassone, al Direttore Sportivo Mirabelli che stanno allestendo una squadra molto competitiva, non farci vedere troppo scossi dal “Tradimento” di Donnarumma, trattare lui, Raiola e tutti coloro che ne parlano con indifferenza, non dare troppo peso a un “Ragazzino irriconoscente” e devo dire anche poco furbo e al suo Agente, alquanto presuntuoso e arrogante, bisogna chiudere tutti i rapporti con questo signore che crede di essere il “Dio del Calcio”, tenerlo lontano dall’ ambiente “RossoNero” e chiarire subito il rapporto con i suoi assistiti ancora in rosa, usare l’ascia ed estirpare immediatamente l’erba cattiva per non contaminare il resto del gruppo. Largo a Plizzari, lo dico da tanto tempo, affianchiamogli un portiere piu’ esperto e andiamo avanti, non bisogna “piangere sul latte versato”, “chi scende dal treno in corsa si fa male da solo”, il treno – Milan non si ferma, anzi accellera. Caro “Gigio” non sai che ti sei perso, hai perso l’occasione per diventare la nuova “Bandiera” del Milan, quel Milan, a detta tua, che era la squadra del tuo cuore, ti sei montato la testa troppo presto, ti sei fatto ammaliare dal tuo Agente, credo proprio che te ne pentirai, te ne sei andato sul piu’ bello, noi ci divertiremo con Andre’ Silva, Kessie, Conti, Rodriguez, Belotti ecc, tu non lo so’, ma stai attento non troverai da nessuna parte l’affetto, la pazienza e la comprensione che hai trovato al Milan, “Ciao Gigio” cuore ingrato.

Il Direttore
Gaetano Tolomeo