Manca la figura del Presidente, manca il suo carisma, la sua sicurezza, le sue battute e la sua competenza. Silvio Berlusconi serve come il pane a questo Milan, le sue battute, i suoi atterraggi a Milanello, le riunioni nella sala del caminetto, erano rituali che per 30 anni caricavano squadra e ambiente. “Il Presidente” ama ancora la sua creatura, soffre e partecipa con i tifosi alle discussioni, lo avevo detto che doveva vigilare e restare con la carica di Presidente Onorario, dovevano pretenderlo anche i nuovi proprietari. E’ in ribasso l’interesse mediatico, il Milan non cattura piu’ i titoloni dei grandi giornali, l’interesse è molto scemato e nelle trasmissioni televisive (non la nostra) si assiste a continui processi e a vere e proprie favolette su calciatori o sulla società. Ho già detto in piu’ occasioni che la campagna acquisti è stata buona, poteva diventare ottima se, Mirabelli, avesse seguito il suo fiuto e non ascoltato Montella e assecondarlo per l’acquisto di Kalinic, per carità un buon giocatore, ma non un fuoriclasse, non un Top Player, da affiancare a due Giovani Futuri Campioni come Andre’ Silva e Cutrone, che hanno bisogno di tempo e minuti nelle gambe per diventare “Fuoriclasse”. Il vero colpevole di questo inizio catastrofico del Milan è Montella, un allenatore non all’ altezza di un Milan competitivo, si è posto con modi troppo presuntuosi, sempre pronto a scaricare colpe su arbitri e collaboratori (vedi licenziamento del preparatore Marra) e incapace di dare un gioco e una identità alla squadra, cambiando continuamente uomini e moduli. Non ci ha capito niente e continua a non capirci niente, continia imperterrito nel suo catastrofico progetto, senza avere la modestia di mettersi in discussione e cambiare rotta. Tutto questo mi porta a dire che è l’ora di cambiare allenatore, di chiudere questa parentesi opaca con Montella e cercare di tirare fuori da questo gruppo il meglio di se, visto che si è ancora in tempo per giocarsela per un posto in Champions, in Coppa Italia e in Europa League. Proprio quest’ ultima competizione deve diventare l’obbiettivo principale di stagione. Credo sia arrivato il tempo di affidare il Milan a una bandiera del passato, Gattuso, affiancato da un’altra grande figura, di forte carisma, che dovrebbe fare da scudo a “Ringhio”, Maldini, Ambrosini, Albertini, Costacurta, Van Basten, Gullit, Sacchi, Capello e direi anche Trapattoni, potrebbero essere adatti alla causa. Un consiglio alla nuova società, “Essere piu’ sorridenti, seminare piu’ fiducia, simpatia e via i musi lungi, i presuntuosi e chi tratta Giornalisti, Operatori e Tifosi con distacco e superiorità, rivedere un po’ i rapporti con le Testate Giornalistiche e le Redazioni, è li che si costruisce un grande progetto …
Il Direttore
Gaetano Tolomeo