Milan – Genoa : il silenzio, il virus e la Corea del Nord. Il Genoa porta a casa i 3 punti. Potranno abbandonare la Lombardia?

Giandomenico Sica 8 marzo 2020 0 450 Visite Totali
Milan – Genoa : il silenzio, il virus e la Corea del Nord. Il Genoa porta a casa i 3 punti. Potranno abbandonare la Lombardia?

Milano – “La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c’era entrata davvero, come è noto; ed è noto parimente che non si fermò qui, ma invase e spopolò una buona parte d’Italia”. Milano 1630 la peste entra prepotentemente nelle strade di Milano. A Porta Venezia venne allestito il lazzaretto e la caccia al paziente zero era più importante dell’epidemia stessa. Milano 2020, un 20 20 che suonava di presagio, il Coronavirus o chiamatelo in modo più figo come credete ha invaso Milano, la Lombardia e forse buona parte d’Italia. All’ epoca scriveva Alessandro Manzoni, uno di quelli che ne nascono uno ogni 500 anni; oggi Giandomenico Sica, un piccolo giornalista che non sa più se salire, scendere o restare dove si trova. Poi c’è quel sostantivo da cui passano molte cose della nostra vita : lavoro. Quel lavoro che ti fa andare avanti nonostante tutto e ti fa raccontare ciò che vedi. Un diario di quarantena in stile di decameroniana memoria. Dal lazzaretto di Porta Venezia alla metropolitana rossa non è un attimo, ma molti secoli. La paura forse la stessa. La strada che porta a Milan – Genoa è così. Il silenzio è assordante e più che un ossimoro è paura. Lo scenario è irreale, inimmaginabile. Il Milan insegue l’Europa, il Genoa con doppia paura : virus e retrocessione. Pioli (allenatore?) senza Donnarumma con Begovic in porta; Conti, Gabbia, Romagnoli ed Hernandez dietro; Kessié e Bennacer arretrati a supporto di Rebic, Calhanoglu e Castillejo con il solo Ibrahimovic davanti. Davide Nicola, cuore del grifone, con il suo 3-5-2 consolidato con Sanabria e Pandev a cercare i goal salvezza. Non sembra nemmeno un’amichevole del giovedì. Non sembra nulla, ma Doveri fischia l’inizio. Pronti via ed al 7’Pandev porta in vantaggio gli ospiti. Si dovrebbe stare ad un metro l’uno dall’altro ma i liguri si abbracciano. Mah. I rossoneri provano a riorganizzarsi ma la squadra è scollata ed Ibrahimovic svogliato. Al 41’ Francesco Cassata raddoppia sfruttando il bel tacco smarcante di Schone. Si va al riposo con i diavoli disorientati ed i grifoni galvanizzati. Nella ripresa al 10’ dentro Bonaventura e fuori il turco Calhanoglu. Un minuto dopo Leao per Rebic. Negli ospiti Sturaro per Schone. Al 31’ si riapre il match con il goal dello svedese Ibrahimovic che sfrutta la deviazione di Soumaoro ed insacca alle spalle di Perin. Non c’è esultanza e San Siro sembra la Corea del Nord parafrasando Boban. Nicola manda in campo Pinamonti per Pandev. Cinque di recupero e Calabria prende il posto di Conti. Rangnick ringrazia ? Non lo sapremo mai. Ibra ultimo ad arrendersi ma il suo colpo di testa finisce alto sulla traversa. Finisce così una settimana allucinante per i colori rossoneri. Allo sbando più totale. Il Genoa ne ha approfittato e questi tre punti sono oro colato. Si torna a casa ripassando dal lazzaretto e sperando che la storia insegni qualcosa. Da Manzoni a Sica la paura più grande è che non cambierà mai nulla. Vieni a ballare in Lombardia.