Galliani e i tre giorni del condor, il Milan chiude un mercato da 7.

Stefano Minini 2 settembre 2014 0 1.311 Visite Totali
Galliani e i tre giorni del condor, il Milan chiude un mercato da 7.

Sono i tre giorni del condor e colpisco sempre“, in questo modo aveva scherzato Adriano Galliani nel giorn0 dell’ufficializzazione di Fernando Torres. Così effettivamente è stato, oltre al ninho, sono arrivati in casa rossonera Marco Van Ginkel e Giacomo Bonaventura. Un mercato nel complesso positivo, tuttavia, pesa come un macigno la cessione a titolo definitivo di Cristante al Benfica. L’AD milanista aveva trovato per il giocatore una soluzione italiana, in prestito. Bryan, però, non voleva giocare nessuna partita contro il Milan, da quì il trasferimento in Portogallo. La formula continua a non convincere i tifosi del diavolo, apparsi in rivolta soprattutto sul web.

Milioni incassati: Tralasciando la buona mole di denaro risparmiata grazie agli ingaggi (Robinho, Kakà su tutti), i rossoneri hanno ceduto a titolo definitivo Balotelli al Liverpool, Cristante al Benfica e Constant al Trabzonspor. Matri e Gabriel hanno lasciato il Milan in prestito, rispettivamente a Genoa e Carpi. Cessioni che hanno portato nelle casse societarie circa 30 milioni di euro.

Milioni spesi: A fronte di 30 milioni ricavati, i rossoneri ne hanno spesi circa 12. Incredibilmente, la rosa non esce indebolita dal mercato. In porta è arrivato Diego Lopez, estremo difensore di sicuro affidamento. Milioni pagati 0. Alex, Armero, Rami ed Albertazzi (4,5 milioni complessivi) vanno a rinforzare un reparto difensivo che ha sofferto le pene dell’inferno negli ultimi anni. Il centrale brasiliano ha dalla sua tanta esperienza, Rami è gia conosciuto e amato dai tifosi, Armero e Albertazzi sono due alternative valide ad Abate e De Sciglio. Per il centrocampo Marco Van Ginkel dal Chelsea, prestito secco. Non resta che accettare anche questo, in un periodo di crisi per il calcio italiano tocca a noi valorizzare i futuri campioni. Olandese dai piedi educati, ha nel DNA una buona fase difensiva e tanti inserimenti offensivi. Il reparto avanzato è quello che si è più rinforzato: Menez ha salutato il PSG ed è sbarcato a Milano a parametro 0, formula che ormai va di moda a Milanello. Fernando Torres è la prima punta chiamata a sostituire Mario Balotelli. Arriva in prestito biennale dalla squadra di Mourinho. Il calciatore non si discute, in passato ha regalato giocate meravigliose ai tifosi dell’Atletico Madrid e Liverpool. Ai blues ha faticato parecchio, il Milan proverà a rilanciarlo. Chiudiamo con Giacomo Bonaventura, ultimo acquisto in ordine temporale. Jack è un giocatore di qualità, giovane e che conosce bene il campionato italiano. Contratto di 5 anni, segno che la società milanista intende puntare fortemente sull’ex Atalanta.

Tiriamo le somme: con pochi soldi a disposizione era difficile fare meglio. E’ tempo di entrare nell’ottica di uno stillicidio che si protrarrà nel tempo. Il calcio italiano non ha ancora la forza per rialzarsi, non si sa nemmeno quando ce l’avrà. I club europei hanno altra liquidità, il Manchester United spende 260 milioni sul mercato, il Milan appena 12. E non si può dire che lo United abbia vinto tutto, anzi, è rimasto fuori dalle competizioni europee proprio come i rossoneri. La differenza è che Sponsor come Adidas versano 960 milioni nelle casse societarie dei red devils, cifre nemmeno immaginabili in Italia. Oramai, l’estero ha un altro appeal. Torniamo al diavolo. Mercato da 7, la squadra è stata rinforzata e con il minimo sforzo in materia di cash. L’entusiasmo della piazza c’è, l’allenatore è motivatissimo, gli ingredienti per una buona stagione ci sono tutti. Non ci resta che attendere.