Discreto Milan in quel di Palermo. Inzaghi schiera una formazione dai “piedi buoni” e porta a casa tre punti che forse non serviranno ad andare in europa, ma che almeno regalano la terza vittoria esterna in questa stagione e la seconda consecutiva. Siamo in vena di rarità, insomma. Rarità come il centrocampo che prevedeva un centrocampista tecnico con Van Ginkel, e con un adattato ma pur sempre di qualità come Bonaventura. Il solo De Jong porta avanti la stirpe dei centrocampisti muratori che il Milan aveva creato in questi ultimi anni. Uno su tre, comunque, è una media accettabile. Sicuramente un buon mix. Infatti, la formazione rossonera, aiutata dalla lunghezza delle squadre riesce a esprimersi bene in contropiede e ad essere pericolosa in diverse occasioni.
Il Palermo invece gioca una partita dignitosa condita però da troppi errori marchiani in fase di possesso. In apertura sfiora di poco il vantaggio con Vasquez che sbaglia in maniera clamorosa un gol già fatto. In quell’occasione, sullo sprint di Dybala, Diego Lopez non legge bene la situazione e decide di non uscire. Un errore di San Diego Lopez, altra rarità di giornata. Il gol rosanero invece, nasce da un mal posizionamento della retroguardia rossonera. Paletta poteva far meglio ma le sue responsabilità sono minime. L’oriundo comunque, insieme a Mexes, è ormai un punto fermo della retroguardia milanista. Questa coppia di centrali per personalità, lettura di gioco e tecnica è senza dubbio una delle meglio assortite che la rosa del Milan può presentare.
Cercando di guardare solo il lato positivo si potrebbe dire che il Milan ha giocato una partita con la giusta cattiveria e alla fine il gol del campione ha risolto il pomeriggio. Invece, tocca sottolineare che se non fosse stato per il gol, Menez sarebbe stato senza ombra di dubbio il peggiore in campo. Assente, disinteressato passeggiatore. Grazie al cielo quando si sveglia rende giustizia al numero di maglia che porta e decide che il gran lavoro dei suoi compagni non poteva essere ricompensato da un pareggio. Così, lui realizza il suo 16esimo centro stagionale e il Milan vince 2 a 1. Questo ragazzo divide senza dubbio il Milanismo e non lascia certezze nell’animo di chi lo giudica. Ai posteri l’ardua sentenza.